Il lago di Resia

Nel territorio comunale di Curon Venosta, a 1498 metri sul livello del mare, sorge il lago artificiale di Resia, che con i suoi sei chilometri di lunghezza è uno dei più ampi della regione. Oltre alla bellezza dei panorami e della natura che ammanta le sue sponde, il lago offre uno spettacolo nello spettacolo, con l’antico campanile che si solleva dalle sue acque. La torre campanaria è diventata il simbolo della valle ed è una meta popolare sia tra i turisti che i residenti. E chi osserva il campanile per la prima volta, con lo spettacolo mozzafiato dell’Ortles sullo sfondo, non immagina quanto dolorosa possa essere stata la sua storia.

La chiesa di Curon Vecchia, realizzata nel XIV secolo, fu completamente sommersa dall’invaso artificiale costruito dal governo fascista negli anni Venti. Dopo la guerra, il colosso industriale Montecatini, decise di dare piena attuazione all’antico progetto realizzato dal governo fascista e, quindi, di elevare ulteriormente il livello delle acque fino a 22 metri di profondità. Questa decisione costrinse parte della popolazione locale ad abbandonare le proprie case “in nome dell’interesse per il rafforzamento dell’industria nazionale”. La maggior parte degli abitanti vennero allontanati con la forza e durante l’estate del 1950 il governo distrusse oltre 160 abitazioni private, mentre l’intero centro di Curon e parte del borgo di Resia furono sommersi. Nonostante il dolore dei residenti, invitati ad trasferirsi in alloggi di fortuna, lo Stato procedette con i lavori, dando vita a quello che oggi è uno dei bacini lacustri più suggestivi al mondo, da osservare in religioso silenzio da una delle sue sponde.